Nella vita privata sono disordinato, anzi, mi piace essere disordinato. Mi piace lasciare i vestiti sulla sedia e le scarpe per terra fuori dalla scarpiera. Ma nel lavoro no.
Nel lavoro sono estremamente preciso e ordinato perché la precisione e l’ordine hanno una loro funzionalità professionale. Tutte le cose devono essere al loro posto e quando lavoro devo trovarle ad occhi chiusi, non ci devo pensare, non devo perdere tempo e concentrazione a rovistare nello zaino o nelle borse. Non devo tirare fuori tutti i filtri dagli scomparti per trovare quello giusto, ognuno deve essere ritirato al suo posto, senza perdere nemmeno un secondo inutile.
Lo scorso anno ho fatto un video sullo Stelvio con Ivan Basso, due volte vincitore del Giro d’Italia, e lui spiegava che anche solo perdere 20 o 30 Watt di potenza ad ogni tornante (per i non ciclisti significa spingere leggermente meno sui pedali) significa dover recuperare magari anche solo meno di un secondo ma, moltiplicato per tutti i tornanti, può costarti la vittoria di tappa o la maglia da leader.
Ogni piccola accortezza ti fa risparmiare tempo, incide nel tuo lavoro e nella tua performance.